Proprietà del fieno greco
Il fieno greco a cosa serve?
E’ una domanda ovvia che molti si fanno non conoscendo questa pianta erbacea, una fra le piante officinali più antiche già apprezzata dagli antichi egizi per le sue tante proprietà.
Vedrai che quando avrai finito di leggere questo post non ti domanderai più: il fieno greco a cosa serve e sarai colpita dalle sue tante proprietà medicamentose.
Certo le popolazioni antiche, che erano più vicine alla natura e che si curavano con le erbe, non domandavano: il fieno greco a cosa serve perché l’apprezzavano e lo conoscevano impiegandolo per tanti e differenti disturbi.
Oggi, purtroppo, quella antica saggezza rimane patrimonio di pochi ed è un vero peccato perché le piante officinali sono benefiche adesso come erano allora.
Se molti occidentali si domandano dubbiosi, il fieno greco a cosa serve?
Non è così per i popoli dell’Asia e del Medio Oriente dove questa pianta medicamentosa non solo viene usata come rimedio casalingo per una serie straordinariamente varia di disturbi, ma è comunemente impiegata anche in cucina.
Sin dall’antichità ha avuto fama di essere un afrodisiaco, gli uomini lo utilizzavano per rinfoltire e far crescere la barba più rapidamente e le donne per aumentare il volume del seno e per produrre più latte.
In questo articolo non solo troverai come è fatta questa pianta, come coltivarla e dove trovarla ma soprattutto ti svelerò le sue tante proprietà medicamentose e come possono essere utili per migliorare la tua salute.
NB. Le informazioni riportate in questo articolo hanno solo scopo informativo e non vogliono sostituire le cure dei medici e degli specialisti
Il fieno greco è una potente pianta officinale
Le origini di questa pianta sono antiche e non ben definite ma si ritiene che sia originaria dell’Asia Occidentale.
Se ne trova una sua descrizione nel papiro di Erbers un antico documento egiziano del 1550 a.C. che, fra le altre piante officinali, inserisce anche il fieno greco.
Gli antichi greci la conoscevano e apprezzavano sia come pianta officinale che in cucina.
Gli antichi romani la importarono dalla Grecia, da qui il nome di foenum graecum, che gli è rimasto come nome botanico.
La apprezzavano come pianta medicamentosa e la coltivavano soprattutto per far ingrassare il bestiame.
Nel XI secolo il medico e studioso arabo Avicenna prescriveva il fieno greco come cura per il diabete, un uso che si è tramandato sino ai nostri giorni.
Durante il Medioevo questa pianta officinale era così apprezzata che veniva coltivata negli “horti” dei monasteri benedettini e si diffuse a Nord delle Alpi.
Nel seicento un botanico inglese, Nicholas Culpeper, individuò e descrisse per primo non solo la pianta ma le sue numerose qualità officinali.
Tuttavia il merito di aver dato notorietà in Europa al fieno greco spetta ad un prete bavarese, padre Sebastiano Kneipp che lo prescriveva come calmante per tessuti irritati, come colluttorio e per altri usi.
Con l’introduzione e la diffusione della medicina moderna anche il fieno greco, come tante altre erbe officinali, cadde nell’oblio e fu relegato come rimedio domestico in Europa.
In Asia, invece, la sua fama non diminuì e continuò ad essere usato in modo diffuso sia in cucina che come cura per molti disturbi.
Recentemente anche in Europa si stanno riscoprendo le sue numerose proprietà e sempre più spesso ci si imbatte nel suo nome anche se ancora non sono molti quelli che lo conoscono in modo preciso.
Ecco che quindi spesso ci si domanda: il fieno greco a cosa serve?
E’ coltivato per uso umano e per foraggio
Questa pianta cresce inselvatichita nell’Area mediterranea ed è coltivata in tutto il bacino del Mar Mediterraneo sia per uso umano che come foraggio per il bestiame.
In Italia viene coltivata sia in coltura pura sia in miscuglio come foraggio verde o per farne fieno ma è sconsigliabile darlo alle vacche da latte.
Vi sono alcuni coltivatori che invece coltivano il fieno greco per venderlo per uso umano come accade in Sardegna dove viene coltivato con tecniche tradizionali che ne garantiscono l’alta qualità.
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I paesi che sono i maggiori produttori di questa pianta officinale sono l’India e il Marocco seguiti dalla Turchia e dall’Egitto.
Tuttavia non solo in Asia e nel Medio Oriente ma in tutto il Nord Africa si coltiva il fieno greco che viene usato non solo come pianta officinale ma anche in numerose ricette di cucina.
Invece in Europa è più diffusa la sua coltivazione come pianta officinale perché il suo forte profumo e il suo gusto intenso poco incontrano il favore dei palati occidentali.
D’aspetto simile al trifoglio ma dal profumo così differente
- Il fieno greco appartiene alla famiglia delle Fabacee e al genere Trigonella, il suo nome scientifico è Trigonella foenum graecum.
- Se il nome del genere Trigonella si riferisce alla forma dei suoi semi, che è triangolare, il suo nome specifico foenum graecum ricorda l’uso che di questa pianta veniva fatto nell’antichità come foraggio per il bestiame.
- Il fieno greco è una pianta annuale erbacea che raggiunge un’altezza di 60 cm ma può rimanere più bassa, sino a 30 cm.
- La sua radice è a fittone e penetra in profondità nel terreno, il fusto è eretto, cilindrico e cavo, semplice o ramificato alla base.
- Le foglie, di colore verde chiaro, sono collocate alterne sul fusto, assomigliano molto a quelle del trifoglio, e quindi vengono dette trifogliate.
- Ciascuna fogliolina è ovale, con l’apice arrotondato e la base ristretta a cuneo, il margine dentellato, ed è pelosa superiormente e liscia nella pagina inferiore.
- La foglia è sorretta da un lungo picciolo che presenta due piccole brattee lanciolate alla base dette stipole.
- Fiorisce da maggio a giugno con fiori sessili che sbocciano solitari oppure a coppie all’ascella delle foglie.
- Il calice è campanulato e tubolare diviso in 5 parti sottili e lunghe quanto il tubo mentre la corolla è formata da fiori biancastri o giallastri formati da 5 petali simili a quelli del fagiolo.
- Questi fiori si trasformano in baccelli lunghi dai 10 ai 15 cm, sottili che portano all’interno una ventina di piccoli semi bruno giallastri dalla caratteristica forma triangolare.
- Questi semi si raccolgono in luglio agosto quando sono ben maturi ma prima che si aprano i baccelli che li farebbero cadere.
- Questa pianta, se toccata, sprigiona un forte odore che persiste sulle mani e che per molti non è gradevole.
Come coltivare il fieno greco
Il fieno greco è una pianta annuale che si semina a dimora in primavera e in coltura protetta in inverno.
Il seme si interra appena, un cm, e la distanza fra pianta e pianta è di circa 15 cm.
Il terreno deve essere fertile e ben drenato, la posizione riparata e assolata.
Attenzione ai terreni eccessivamente umidi perché questi semi sono sensibili ai marciumi, il terreno deve rimanere asciutto e caldo.
Non seminarli in loco sino a che la temperatura non raggiunga i 15° altrimenti è meglio seminare in cultura protetta e poi piantare le giovani piantine.
Se le condizioni sono favorevoli questa pianta germina con facilità e rapidità, entro 3-5 giorni appariranno due robusti cotiledoni, le foglie embrionali che si trovano all’interno del seme.
Il fieno greco gradisce terreno ben drenato e asciutto e una posizione soleggiata anche se tollera la mezz’ombra.
Quando la pianta ha finito il suo ciclo annuale è possibile compostarla sradicandola oppure puoi sfalciarla lasciando le sue radici che arricchiscono di azoto il suolo.
Non dimentichiamo che il fieno greco, da solo o con altre leguminose, viene usato per il sovescio.
Coltivare il fieno greco in vaso:
E’ possibile coltivare il fieno greco anche in vaso per rispondere con cognizione di causa alla domanda di conoscenti e amici: il fieno greco a cosa serve?
Scegli un contenitore di dimensioni adeguate e, dopo aver messo sul suo fondo un ottimo drenaggio, mescola del terreno fertile con sabbia per aumentare la capacità drenante.
La sera prima avrai messo a bagno i semi di fieno greco per ammorbidirli e facilitare così la loro germinazione.
Mettili sul terreno cercando di distribuirli al meglio poi coprili con un velo di terra e annaffia con uno spruzzino.
In pochi giorni, mantenendo umido il terreno ma non troppo per evitare marciumi, vedrai spuntare le prime foglioline che ben presto si trasformeranno in foglie vere.
Se le piantine sono troppo fitte diradale per permettere alle rimanenti di crescere al meglio.
Continua ad innaffiare con regolarità e con piccole quantità di acqua assicurandoti che le tue piantine di fieno greco ricevano abbastanza luce solare.
Le tenere foglioline sono ottime cotte, aggiunte in modo moderato a zuppe e piatti di verdure cotte o saltate.
All’inizio dell’estate questa pianta si riempie di graziosi fiori bianchi che si trasformano in lunghi baccelli.
La raccolta dei semi avviene quando i baccelli hanno preso un colore marrone molto scuro poco prima che si aprano.
Si estraggono facilmente e si ottiene, circa, un cucchiaino di semi da 5 o 6 baccelli.
Le proprietà principali della pianta straordinaria del fieno greco
Dal punto di vista nutrizionale i semi del fieno greco contengono proteine, (23%) fibre, (24%) mucillagini e grassi il 6,40 %.
Inoltre racchiudono le vitamine A, B, C, e i minerali, in special modo il potassio, il ferro, il magnesio e il calcio.
Numerosi sono anche gli aminoacidi presenti in questi piccoli semi fra i più importanti vi sono la lisina e il triptofano, ma questa spezia contiene altre utili sostanze come le saponine, i fitoestrogeni, la trigonellina e gli acidi grassi.
Sono davvero tante le proprietà dei semi di questa pianta, una delle più notevoli, supportata da importanti e numerosi studi medici, è che il fieno greco ha la capacità di regolare i livelli di glucosio nel sangue.
Con l’alimentazione di oggi, spesso ricca di zuccheri e altre sostanze dolci che tendono ad alzare i livelli di glicemia del sangue, il fieno greco è in grado di bilanciare questa sostanza così importante.
Inoltre incrementa la produzione di enzimi che contribuiscono a mantenere stabile il livello della glicemia.
Per questo motivo i suoi semi vengono impiegati non solo dalle persone sane ma anche da pazienti affetti da diabete di tipo 2.
Molti studi di ricercatori indiani e statunitensi hanno appurato la sua efficacia e hanno concluso che questi semi stimolano la secrezione, da parte del pancreas, dell’insulina rallentano l’assorbimento del glucosio a livello intestinale e favoriscono la produzione degli enzimi che regolano lo sfruttamento del glucosio per produrre energia.
Un’altra importante proprietà del fieno greco è che riduce i livelli di colesterolo nel sangue, sia di persone malate che di persone sane, regolarizzandoli.
Questi semi hanno la capacità di stimolare la produzione di bile facilitando in questo modo l’eliminazione del colesterolo in eccesso.
Il fieno greco aiuta anche in caso di steatosi epatica, chiamata comunemente fegato grasso.
Uno studio condotto da un’equipe di ricercatori canadesi ha provato che il fieno greco previene e rallenta il decorso della steatosi epatica ovvero riduce l’accumulo intracellulare di trigliceridi nel tessuto epatico.
Inoltre i semi di fieno greco vengono impiegati tradizionalmente in Marocco per prevenire, in individui predisposti, lo sviluppo di calcoli renali.
Alcuni ricercatori marocchini , dopo numerosi esperimenti, conclusero che questi semi hanno la capacità di ridurre l’accumulo di calcio nei reni del 27%.
Il fieno greco anche nella medicina indiana tradizionale è da sempre usato per evitare e curare i calcoli biliari.
Si è accertato che somministrando una dose elevata di semi di fieno greco in polvere a pazienti affetti da questa malattia i calcoli biliari erano regrediti del 60%.
Se pensi che io abbia risposto alla domanda: il fieno greco a cosa serve? Ti sbagli.
Infatti quello che ti ho svelato sin qui è solo una parte delle sue tante proprietà officinali.
Nel prossimo capitolo te ne farò conoscere molte altre.
Il fieno greco come amico delle donne e degli sportivi
Il fieno greco è un alimento con proprietà toniche, ricostituenti e rinvigorenti.
C’è confusione sul fatto che il fieno greco faccia ingrassare oppure dimagrire…ti svelo come stanno le cose…
Il fieno greco è una spezia versatile che, stranamente, può fare sia ingrassare che dimagrire dipende da come lo si usa.
Mi spiego meglio e subito ti dico che è stata riscontrata una perdita di peso, durante un esperimento, in 18 persone obese americane.
I ricercatori le avevano suddivise in 3 gruppi di cui due prendevano una moderata quantità di fieno greco mentre il terzo gruppo non ne assumeva.
Siccome questa spezia contiene molta fibra induce un senso di sazietà e così si ingeriscono meno alimenti calorici diminuendo di peso.
Tuttavia non se ne può prendere troppo e questo alimento è indicato soprattutto per quei pazienti obesi che hanno la necessità di perdere parecchi chili.
Però il fieno greco è anche usato, specie nei paesi orientali, per aumentare le forme femminili e rendere così più desiderabili le donne.
Non dimentichiamo che è un alimento calorico, infatti ogni 100 g di fieno greco abbiamo un apporto calorico di 323 calorie.
Questi semi vengono mescolati, in Oriente, ad altri alimenti fortemente calorici come focaccine al miele e dolcetti tradizionali che aiutano a prendere peso.
Per le sue calorie è indicato anche in caso di magrezza infatti questi semi, per alcune sostanze che contengono, esplicano un’azione sul metabolismo aumentando così la massa grassa.
Il fieno greco è amico degli sportivi perché aiuta ad accumulare proteine nei muscoli, aumentando quindi il volume della massa muscolare e della relativa potenza.
Questa caratteristica era già sfruttata nei tempi antichi, i Romani lo davano ai gladiatori e i Greci ne facevano uso per aumentare il vigore dei loro atleti.
Il fieno greco è amico delle donne, e non solo allevia molti loro disturbi ma aumenta la bellezza femminile.
Molte delle sostanze contenute in questi semi sono potenti antiossidanti che purificano il corpo e contrastano i danni dell’invecchiamento.
La mucillagine, che questa pianta contiene, ha proprietà emollienti e aiuta a mantenere la pelle idratata e giovane con impacchi esterni utili anche per ridurre la cellulite.
Se si prepara una pasta di foglie di fieno greco e la si applica sopra una pelle afflitta da brufoli e punti neri si avranno notevoli benefici che comprendono anche l’attenuazione delle rughe.
Anche i capelli crescono più rapidamente e diventano più folti con questi semi che possono essere applicati sui capelli sotto forma di maschera ristrutturante o come shampoo.
Ma non finisce qui.
Infatti questi semi aiutano anche le donne che hanno appena partorito perché stimolano l’emissione del latte, alleviano i dolori mestruali ed è importante assumerli durante la menopausa perché contrastano i suoi sgradevoli effetti come le vampate di calore.
Il fieno greco è sin dall’antichità considerato un ottimo antianemico e recentemente si è appurato che è in grado di aumentare significativamente la produzione di globuli rossi nel sangue.
Inoltre, grazie alle sue proprietà rimineralizzanti, è efficace contro un’insidiosa malattia che è più frequente durante la menopausa, l’osteoporosi che si manifesta come una rarefazione della massa ossea e porta dolori e fragilità delle ossa.
Arrivata a questo punto della lettura se qualcuno ti chiedesse: “Il fieno greco a cosa serve” non avrai che l’imbarazzo della scelta.
Attenzione: questa spezia così versatile e dalle tante qualità non è però per tutti.
I diabetici che utilizzano l’insulina possono avere effetti ipoglicemizzanti usando questa pianta che andrà quindi presa solo dopo aver consultato uno specialista.
Il fieno greco è controindicato anche nel caso di donne in stato di gravidanza.
Se lo si usa per aumentare la portata lattea bisogna tener conto che il gusto del latte potrebbe risultare non gradito al bambino.
Anche chi assume farmaci anticoagulanti o per il controllo degli zuccheri nel sangue bisogna che consulti un medico prima di ingerire questa spezia.
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Il fieno greco in cucina
Il fieno greco possiede delle proprietà che lo rendono un alimento molto apprezzato in cucina.
E’ infatti un potente digestivo, utile per regolarizzare le funzioni intestinali con la sua ricchezza di fibre e capace di curare le infiammazioni gastriche e intestinali.
In Oriente non si usano solo i semi ma anche le sue foglie.
In India le foglie tenere vengono consumate come verdura bollita mentre in Europa si preferisce usare i germogli di questa pianta.
Si ottengono in 3-5 giorni, tenendo i semi sempre umidi, e sono ricchi di tutte le proprietà di questa pianta, hanno un sapore intenso e speziato, perfetto nei piatti della cucina orientale.
I semi di fieno greco non possono essere consumati crudi a motivo della loro durezza ma vanno fatti ammollare una notte in acqua prima di cuocerli oppure si possono tostare per pochi minuti.
Si possono usare in tanti modi ma raccomando la moderazione perché il loro sapore intenso può soffocare gli altri aromi.
Per esempio, aggiungere una piccola quantità di semi tostati alle insalatine primaverili dona loro gusto e croccantezza oppure si possono aggiungere alle verdure cotte, ai piatti con funghi, alle ricette il cui ingrediente principale sono le lenticchie.
Donano un ottimo sapore alle carni di manzo e di agnello dove vanno aggiunti all’inizio della cottura, nel soffritto, durante la cottura si sfaldano e alla fine si gusterà solo il loro gradevole sapore.
In Oriente entrano come ingredienti in tante ricette, come la polvere del curry, in salse che servono a insaporire carni, pesci e verdure, in dolcetti aromatici chiamati “halva” e in tutta una serie di piatti a base di verdure.
Qualche seme di fieno greco viene sempre aggiunto alle carni in umido, alle verdure ricche di amido e ai piatti di legumi difficili da digerire.
Conclusioni sul fieno greco
Come avrai avuto modo di notare leggendo questo articolo il fieno greco è una pianta officinale, ma che spesso viene indicata come spezia, che ha tante importanti qualità e che per questo merita davvero di essere più apprezzata e usata.
Scommetto che adesso alla domanda che forma il titolo di questo post: “il fieno greco a cosa serve” saprai dare più di una risposta.
Certo i suoi piccoli semi, che sono di uso comune in Asia e nell’Africa occidentale, sono poco conosciuti qui da noi ed è per questo che ho voluto fare questo post in onore del fieno greco per farlo conoscere e approfondire le sue tante qualità.
Ti consiglio di iniziare ad usarlo in piccole quantità, solo pochi semi, che avrai fatto ammollare la sera prima, per scoprire il suo sapore e capire se incontra il tuo gusto.
Tieni presente che, anche se i suoi semi sono più gustosi tostati, il loro sapore risulta più intenso.
Un’ultima chicca che pochi sanno e che mi è stata svelata da una mia conoscente che fa largo uso di questa spezia.
Semina il fieno greco piuttosto fitto e quando le piantine sono grandicelle usalo come insalata da taglio mescolato alle tenere e dolci insalatine primaverili.
Le tenere foglioline di questa pianta donano al piatto un sapore piccantino e intenso gradito soprattutto ai palati maschili che non amano troppo l’insalata.
Inoltre il fieno greco ha fama sin dall’antichità di avere proprietà afrodisiache per gli uomini aumentando il livello di testosterone nell’organismo.