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Coltivare la pianta aromatica della menta

Coltivare la pianta aromatica della menta

Ecco un post sulla Coltivazione della menta, ma quale menta e quanti soprattutto tipi di piante della menta esistono?

Sulla coltivazione della menta si potrebbe scrivere un romanzo.
Se coltivare le piante aromatiche può diventare una passione si potrebbe riempire un intero giardino solo con le varietà di questa aromatica.
Infatti i botanici ne hanno contate centinaia di tipi più o meno distinguibili.
Il fatto è che la menta ha una capacità di ibridazione davvero straordinaria.
Con estrema facilità le sue varie cultivar si ibridano l’una con l’altra dando origine a piante differenti dalle piante madri ma con caratteri che le fanno assomigliare in parte all’uno e in parte all’altro genitore.
Insomma una grande confusione dove non è facile raccapezzarsi.
Se tuttavia vuoi iniziare la coltivazione della menta occorre che tu conosca almeno i principali tipi per poter fare un poco di ordine in una tale abbondanza.

Le antiche origini della profumatissima menta

Le origini di questa aromatica sono molto antiche e non si sa esattamente da dove provenga.
Alcune fonti sostengono che la menta è originaria dell’Europa altre invece dicono che proviene dalla Cina e dal Medio oriente.
Un fatto è però sicuro: coltivare le piante aromatiche era già praticato dagli antichi Egizi che conoscevano la coltivazione della menta.
Il papiro Ebers ci ha tramandato che la menta era una pianta sacra ad Iside e al dio della medicina Thot e solo ai sacerdoti egizi era concesso utilizzarla.
Prima che nell’antico Egitto venisse coltivata , nell’antica Mesopotamia, era diffusa la coltivazione della menta perché questa era considerata un’ottima pianta medicinale.
Se ne apprezzavano già allora le sue notevoli qualità digestive.
La menta viene citata nel Vangelo quando Gesù pronuncia la famosa invettiva contro scribi e farisei:
“Guai a voi che pagate la decima della menta, dell’aneto e del cumino e trascurate le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà”.
Quindi non solo la coltivazione della menta era praticata dagli antichi ebrei ma questa aromatica era così considerata che veniva fatta pagare una tassa su di lei.
La coltivazione della menta era conosciuta e praticata anche dagli antichi romani.
La ritenevano un aromatica indispensabile per preparare infusi e per profumare la persona e l’acqua del bagno.
La coltivazione della menta è diffusa da migliaia di anni in Giappone e in Cina dove si consuma dell’ottimo tè alla menta ancora oggi.
Sia la menta che la menta piperita sono naturalizzate e diffuse in America che ne è anche il principale produttore mondiale.

Le diverse essenze della Menta

La coltivazione della menta Spicata è oggi molto diffusa perché questo particolare tipo di menta serve per profumare il chewing-gum.
Mentre un altro tipo di menta, quella Arvensis, diffusa in Cina e Giappone serve per ottenere il mentol.
Ovidio il grande poeta latino narra nelle sue “Metamorfosi” come nacque la menta.
Racconta infatti che la menta, prima di essere quella pianta aromatica conosciuta da tutti, era una ninfa di grande bellezza figlia del fiume infernale Cocito.
Plutone, il dio degli inferi, se ne innamorò ma la moglie gelosa del dio, Proserpina, scoperta la passione del marito trasformò la sfortunata ninfa nella odorosa pianticella che ancora oggi profuma intensamente.
Un’altra leggenda narra che fu Giove a trasformare la ninfa Mintha, che l’aveva rifiutato, in una pianticella odorosa che dal suo nome si chiamò menta.
Una pianticella dal gusto “freddo”, così come era stata fredda nei confronti di Giove la ninfa che l’aveva respinto.
La menta per gli antichi romani era simbolo dell’ospitalità.
Sempre Ovidio narra che Mercurio e Giove in sembianze umane vagavano attraverso la Frigia.
Bussando a mille porte domandavano ovunque ospitalità che gli veniva ogni volta negata.
Infine arrivarono ad un’umile capanna abitata da Filemone e Bauci due sposi che sebbene poverissimi trascorrevano i loro giorni allietati dal loro tenero amore.
Solo loro aprirono ai due pellegrini, Giove e Mercurio travestiti, li ristorarono e li albergarono.
Non mancando di strofinare la loro povera tavola con foglie di fresca menta che divenne per gli antichi romani simbolo dell’ospitalità.

La coltivazione della menta, fattori di base

Coltivare le piante aromatiche non è difficile e la coltivazione della menta non fa eccezione.
Anzi se questa aromatica si trova bene può diventare infestante con i suoi stoloni.
La menta è un erbacea perenne che ha un’altezza circa di 40-50 cm e un apparato radicale molto esteso.
Possiede un fusto eretto e le sue piccole foglie sono ovate, seghettate ai bordi e a seconda dei tipi di menta coperte da una leggera peluria.
I fiori biancastri che nascono in estate sono raggruppati in infiorescenze a forma di spiga.
La coltivazione della menta diventa facile se la si posiziona nella zona dell’orto o del terrazzo a lei più congeniale dove possa crescere sana e rigogliosa.
A differenza di molte altre aromatiche che vogliono posizioni assolate, la menta vuole una zona a mezz’ombra e un terreno fertile e sciolto.
La menta ama l’acqua e non bisogna farle mancare questo prezioso elemento anzi abbonda pure con le annaffiature.
Si moltiplica tramite gli stoloni, pezzi di fusto che strisciano sul terreno dove formano l’apparato radicale.
Questa aromatica rustica e di poche pretese cresce bene nei climi temperati ma non teme il freddo perdendo la sua parte aerea alle prime gelate e ricacciando vigorosamente in primavera.

Coltivare la menta in vaso

La menta può essere coltivata con successo anche in vaso.
Anzi è forse più facile coltivarla in vaso piuttosto che in piena terra.
In vaso non si ha il problema di difendere gli stoloni o la pianticella di menta appena piantata dalle erbacce come invece occorre fare se la coltivazione della menta viene effettuata in piena terra.
Inoltre coltivandola in vaso non diviene invadente come succede a volte nell’orto dove te la ritrovi anche dove non penseresti e non vorresti.
Si accontenta di un vaso non eccessivamente capiente riempito di buona e soffice terra fertile, posizionato in una posizione semi-ombrosa.
Se metti il vaso sotto un’altra pianta dal fogliame leggero vi si troverà benissimo.
Le sue foglioline appena raccolte, con il loro profumo intenso e il gusto fresco, saranno ottime per saporite frittate e per dissetanti bevande estive.
Se poi vuoi approfondire la coltivazione delle aromatiche, e anche della menta, che coltivo nel mio orto clicca qui sotto questo link per vedere il video post a loro dedicato.

Le numerose varietà della menta

Come già accennavo più sopra i tipi di menta sono davvero tanti.
Qui mi limiterò a indicare i più noti per chi volesse approfondire questo argomento oppure per chi avesse l’intenzione di estendere la coltivazione della menta non a un solo tipo ma a diversi per farne una collezione.
Iniziamo dalla menta piperita che è il tipo di menta più coltivato soprattutto perché contiene un’alta percentuale di oli essenziali e di mentolo.
E’ ricca di stoloni, ha un’infiorescenza rosso rosata molto profumata, che compare a luglio, ha foglie e steli molto profumati .
La menta piperita annovera parecchie varietà e fra le più diffuse vi sono:

  • Menta piperita varietà officinalis forma rubescens chiamata popolarmente “Menta nera” per gli steli bruni rossastri e i suoi fiori rosso bruni.
    La coltivazione della menta nera è molto diffusa a causa della sua rusticità, della facilità della sua moltiplicazione e della sua ricchezza di oli essenziali.
  • Menta piperita varietà officinalis forma pallescens chiamata popolarmente “Menta bianca”.
    Questa varietà ha steli verdi, foglie di colore verde chiaro e fiori biancastri.
    La qualità della sua essenza è molto elevata e il suo aroma è più fine e delicato.
    Per questi motivi anche la coltivazione della menta bianca è diffusa come quella della menta nera.
    A Pancalieri, un paesino in provincia di Torino, questo tipo di menta viene coltivato da più di 100 anni e costituisce una fiorente industria.
  • Un altro tipo di menta dal nome scientifico di “menta aquatica“, chiamato popolarmente mentastro d’acqua o menta acquaiola, cresce in Italia allo stato spontaneo in zone umide.
    La coltivazione della menta acquatica è invece diffusa in Germania perché da questo particolare tipo di menta si ricava un’essenza commercializzata sotto il nome di “Menta germanica”.
    La menta acquaiola ha fusti eretti di colore verde rossastro, alti sino a 50 cm e coperti di peluria.
    Le sue foglie, dalla forma ovale, presentano venature rossastre lungo la pagina inferiore e colore verde vivo superiormente.
    E’ caratterizzata da un’infiorescenza a capolino con piccoli fiori di colore rosato che sbocciano da giugno a settembre.
    Se hai un laghetto puoi mettervi questa aromatica appariscente che non solo profumerà l’aria ma con il suo profumo terrà lontani gli insetti molesti.
  • Un altro tipo di menta è la Menta Arvensis che viene chiamata col nome popolare di menta campestre.
    E’ un tipo di menta caratterizzata dall’avere larghe foglie pelose e dall’essere priva di fiori apicali che invece nascono all’ascella delle foglie.
    Questa pianta è molto diffusa nelle zone umide e submontane dove si sviluppa allo stato selvatico.
    La coltivazione della menta arvensis è diffusa in Cina e Giappone perché da questa varietà di menta si estrae in abbondanza il mentolo naturale usato per aromatizzare detergenti, dentifrici, colluttori e bevande.
  • Il tipo di menta che porta il nome di menta puleggio o mentuccia europea, nome scientifico “Mentha pulegium”, si caratterizza per essere una pianta erbacea perenne di piccole dimensioni, infatti la sua altezza arriva solo a 40 cm.
    I suoi fusti sono eretti, ne esiste una varietà tappezzante prostrata, con foglie piccole, pelose e molto profumate.
    Fiorisce in estate con piccoli fiori violetti che si riuniscono in capolini all’estremità degli steli e questa fioritura è abbondante e duratura.
    Il suo nome deriva dalla sua capacità, nota sin dall’antichità, di allontanare le pulci.
    Infatti il nome “Pulegium” deriva dal latino Pulex cioè pulce.
    E’ diffusa allo stato selvatico in tutta la nostra penisola ma c’è chi la coltiva in un angolo umido e ombroso dell’orto e chi l’ha messa anche in vaso dove prospera per la sua rusticità e per il suo volume contenuto, apprezzata per l’intenso profumo delle sue foglie.
    La tradizione popolare attribuisce a questo particolare tipo di menta la proprietà di regolare la fase mestruale e di attenuare la tensione nervosa.
    Attenzione perchè presa in grosse quantità può risultare tossica.
  • La Mentha viridis, questo è il suo nome scientifico, chiamata popolarmente menta romana.
    La menta romana non viene usata solo come pianta officinale o in cucina ma questa particolare menta viene impiegata anche come specie di ornamento nelle bordure.
    E’ infatti una pianta cespugliosa che è diffusa allo stato selvatico nelle campagne ed è più rara in montagna.
    Ha fusti eretti, con un’altezza che può raggiungere il metro, robusti alla base e ramificati superiormente.
    Le foglie, di colore verde chiaro, sono numerose, opposte, di forma ovale allungata, con margini seghettati.
    I fiori piccoli, numerosi, di colore biancastro sono riuniti in lunghe infiorescenze a spiga.
    La fioritura di questo particolare tipo di menta si verifica nei mesi di agosto e settembre.
    La menta romana è fortemente stolonifera, di rapida crescita e può diventare infestante.
    E’ molto rustica e resistente al gelo invernale e predilige terreni profondi, freschi e fertili, ricchi di materia organica.
    Ha un profumo penetrante ma gradevole e il gusto particolare delle sue foglie si sposa molto bene con i piatti della cucina romana, da qui il suo nome popolare di menta romana.
    Per il suo gusto meno forte della menta peperita la coltivazione della menta romana è largamente praticata negli orti.
    E’ uno dei tipi di menta, insieme alla menta piperita, fra i più coltivati.
    La coltivazione della menta viridis è molto comune in Inghilterra dove entra nella preparazione di popolari piatti nazionali come ad esempio l’agnello al forno con salsa di menta.

Questi che ho descritto qui sono i tipi principali di menta ma ve ne sono molti altri come:

  • la Mentha requienii ottima tappezzante,
  • la mentha gentilis dal profumo penetrante e delicato,
  • la Menta citrata con un profumo che ricorda quello del limone e tante, tante altre che ti invito a ricercare.

Proprietà della menta come pianta aromatica

Non importa se ti dedichi alla coltivazione della menta di quel tipo o di quell’altro.
Più o meno le tante tipologie di menta hanno le stesse proprietà.
Come pianta officinale puoi farne un ampio uso per i suoi costituenti essenziali fra i quali i principali sono il mentolo e il pulegone che danno a questa aromatica forti proprietà antisettiche e antispastiche.
Ottima quindi nei casi di raffreddamento sia per decongestionare le vie respiratorie che per disinfettarle.
La menta è anche un analgesico e sciacqui con prodotti a base di menta calmano il dolore dei denti e sfiammano la bocca.
La menta piperita è quella più utilizzata per questo uso, infatti è usata come ingrediente nella pasta dei dentifrici perché lascia la bocca fresca e toglie l’alito cattivo.
Le caramelline alla menta sono largamente usate per il loro gusto che rinfresca l’alito e attenua il mal di gola.
Anche masticare foglioline fresche di menta serve allo scopo.

Se poi spesso accusi pesantezza di stomaco o difficoltà di digerire iniziando la coltivazione della menta avrai presto a disposizione le sue fresche foglioline che masticate ti daranno una perfetta digestione.
Non per nulla la menta è impiegata in cucina soprattutto come digestivo e tonico.
Di questa aromatica si usano le foglie, all’apice degli steli e le sommità fiorite sia fresche che, in alternativa, secche.
Tuttavia avere le sue foglioline fresche appena raccolte costituisce un motivo più che valido per coltivare le aromatiche e soprattutto la menta.

Conclusioni sulla coltivazione della menta

In questo post, come avrai notato, ho voluto dare ampio risalto ai vari tipi di menta per mettere un poco d’ordine in tanta confusione.
Se sono simili come proprietà non lo sono come struttura e anche il gusto si differenzia leggermente.
Molti iniziano la coltivazione della menta e si fermano a un tipo, massimo due.
Invece i tipi di menta con le loro numerose varietà sono davvero tanti ed è bello averne di differenti.
Se poi dovessero ibridarsi tra loro meglio, avrai delle varietà di menta che solo tu potrai vantare.
Questo post nel quale ho parlato di un aromatica che si caratterizza per il suo profumo intenso e per il suo gusto “freddo” che viene esaltato, specie in estate, da numerose bevande dissetanti e aromatiche, termina qui.
Se vuoi avere il piacere di gustare una bibita profumata e dissetante non dimenticare di ricercare una di quelle che contiene le verdi e profumate foglioline della menta.
Se poi sono quelle del tuo orto, sia che si trovi in piena terra sia che venga coltivato sul balcone tanto meglio, le foglioline freschissime di menta hanno un profumo intenso e un sapore ineguagliabile.