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Come curare, coltivare e crescere la Camomilla

Come curare, coltivare e crescere la Camomilla

La coltivazione della camomilla è comune in tutti gli orti e viene piantata fra le piante officinali per le sue molte virtù.

La coltivazione della camomilla è una coltura antica e questa pianta era apprezzata per le sue qualità medicamentose ben prima che gli Egiziani la considerassero una pianta sacra.

Gli antichi egizi  se ne servivano per curare le febbri intermittenti e i suoi fiori schiacciati  venivano strofinati sulla pelle come cosmetico.

Oggi questa umile piantina è una delle piante officinali più apprezzate che ha un importante mercato mondiale in rapida crescita.

La camomilla è una ricca fonte di prodotti naturali non solo officinali ma anche cosmetici.

In cucina viene impiegata per tisane emollienti e calmanti ma anche per creare particolari liquori e dolci tradizionali.

Quasi in ogni famiglia esiste una scatola che contiene le note bustine di camomilla dove sono racchiusi  i fiori essiccati di questa pianta e sono ben poche le persone che non abbiano gustato, spesso prima di andare a dormire, una calda tisana alla camomilla.

La si prende per tranquillizzarsi e per conciliare il sonno così come afferma la tradizione popolare.

Tuttavia recenti studi hanno costatato che questa pianta officinale non è proprio indicata per richiamare un sonno che non vuol sapere di arrivare.

Eppure non bisognerebbe farsela mancare perché la camomilla possiede molte proprietà tanto utili per la salute del nostro fisico.

La coltivazione della camomilla nell’orto consente di avere camomilla fresca a portata di mano e di poter conservare i suoi capolini senza che vi siano state mescolate altre sostanze, come invece può accadere nei prodotti a base di camomilla che si acquistano.

Questo articolo è dedicato a una popolare pianta officinale, la camomilla comune, di cui però pochi conoscono appieno tutte le sue virtù.

Ho voluto approfondire non solo le sue proprietà officinali ma   ho dato anche indicazioni sulla sua coltivazione e le sue antiche origini.

Vieni a conoscere il mondo della camomilla comune che come tutte le piante schive e umili non mostra le sue tante qualità che val la pena di approfondire per poterle apprezzare come meritano.

NB In questo post parlo della camomilla comune chiamata con il nome scientifico di Matricaria chamomilla.

Esistono  due specie di camomilla coltivata, quella comune (Matricaria chamomilla) e la camomilla romana (Anthemis nobilis) usata soprattutto come pianta officinale.

La camomilla è apprezzata da migliaia di anni e molto richiesta anche oggi

La camomilla comune è conosciuta e utilizzata da migliaia di anni, apprezzata come pianta medicamentosa sin dal tempo  degli antichi Egizi.

Si ritiene che popolazioni antecedenti a quella egiziana conoscessero le sue qualità perché le origini selvatiche della camomilla comune si fanno risalire alle praterie aride dell’Asia Minore e dell’Europa occidentale dove vivevano numerose popolazioni insediatesi prima che si sviluppasse la civiltà egizia.

Nell’antico Egitto la camomilla, per le sue virtù medicamentose, era così venerata che era consacrata al dio Horus, il Sole.

Non solo  veniva usata come pianta officinale contro le febbri intermittenti e come cosmetico ma il suo olio era uno degli ingredienti che veniva impiegato durante l’imbalsamazione dei defunti.

La camomilla comune era una pianta sacra anche per i Greci che la adoperavano per la cura di diverse malattie.

Dioscoride, un famoso medico greco antico, l’utilizzava contro le coliche, le indigestioni e i dolori di fegato.

Anche gli antichi romani conoscevano e apprezzavano questa pianta così benefica.

Plinio il Vecchio, scrittore e scienziato romano,  scrive che la camomilla è amica delle donne perché serve a lenire  fastidiosi disturbi femminili come il ciclo mestruale doloroso e le infiammazioni alle vie genitali.

Il nome scientifico della camomilla comune, Matricaria, deriva dal latino matrix, matricis che significa utero con riferimento al suo potere calmante dei disturbi mestruali e dell’apparato femminile.

Alla caduta dell’Impero Romano, nei secoli bui del Medioevo, questa umile piantina continuò ad essere coltivata e usata come medicinale.

Carlo Magno, nell’anno 812, prescrive che la coltivazione della camomilla non debba mancare fra le piante coltivate come officinali nei possedimenti reali.

In quei tempi, dove le malattie infettive anche gravi erano frequenti, per scongiurare possibili epidemie si usava bruciare quest’erba benefica perché si credeva che il suo profumo allontanasse queste calamità.

Presso le antiche popolazioni sassoni la camomilla era considerata una pianta sacra e preziosa,  mazzi di quest’erba benefica venivano posti sulle culle dei neonati perché li proteggesse.

In un antico codice anglosassone del X secolo, il Lacnunga, testo  composto da rimedi medici e da preghiere, si parla della camomilla dicendo che è una delle 9 erbe sacre.

Questa pianta veniva soprannominata “medico delle piante” perché si era notato come la camomilla, piantata vicino ad altre piante, le facesse crescere più forti e vigorose.

Nel Medioevo era considerata un tonico in grado di dare energia e forza.

Sono di questo periodo alcune leggende d’ispirazione cristiana dove il ruolo della  camomilla è di donare forza e vigore.

Una delle più note racconta di come durante la fuga in Egitto la Vergine Maria, sfinita dal caldo e dal disagevole viaggio, mentre si riposava in una piccola oasi bevesse una tazza d’acqua nella quale galleggiavano i fiorellini della camomilla.

Quella bevanda le diede la forza di continuare il suo lungo viaggio e dal quel momento la pianta sarebbe stata ritenuta benedetta e chiamata “erba del buon riposo”.

Un’altra tradizione medioevale affermava che la fanciulla che desiderava attrarre il giovane amato doveva raccogliere nella notte di San Giovanni quest’erba per poi lavarsi le mani con la sua acqua.

La camomilla è legata al mondo femminile sin dai tempi più antichi.

Veniva usata infatti per attenuare i disturbi femminili.

Il suo nome latino di Matricara potrebbe derivare da Matrix (utero) oppure da Mater (madre) per l’abitudine di somministrare il suo infuso alle partorienti prima e dopo il parto.

Ancora oggi, per il suo effetto rilassante sui muscoli lo si usa come rimedio contro i dolori mestruali.

La camomilla è una delle erbe più vendute e utilizzate a scopi curativi in tutto il mondo.

Questa umile piantina si è diffusa anche nel continente americano e in Australia portata dai coloni che non vollero fare a meno di una pianta officinale così utile.

Sfuggita alle coltivazioni si è naturalizzata e oggi si trova, sia selvatica che coltivata, in tutti i continenti compreso quello africano.

Ai giorni nostri il mercato internazionale dei fiori secchi di camomilla è in costante crescita, molto richiesto è soprattutto l’olio essenziale che  si ricava da questa umile piantina.

L’olio essenziale di camomilla viene usato non solo come medicinale ma è anche impiegato frequentemente nell’industria dei cosmetici per creme, per prodotti utili per la salute dei capelli e in dentifrici.

Invece i capolini secchi servono per tisane che hanno molti usi,  alcune delle quali per la loro delicatezza possono essere ingerite anche dai bambini.

Per far fronte alle richieste la coltivazione della camomilla viene attuata su vaste superfici in varie regioni del globo.

I più grandi produttori mondiali sono l’Argentina e l’Egitto  mentre in Europa i maggiori produttori sono i paesi dell’Europa centro orientale con la Polonia, la Croazia e la Germania che hanno le maggiori coltivazioni europee.

L’Italia produce in misura insufficiente per il fabbisogno interno questo prodotto vegetale e quindi è costretta ad esportarlo dagli altri paesi europei e dall’Egitto.

Un’altra pianta officinale molto utile e ricercata è l’anice verde.

Fiori bianchi e gialli formano il benefico capolino: la Camomilla

La camomilla è una pianta annuale erbacea con un fusto eretto, sottile e ramificato  che nelle forme spontanee raggiunge un’altezza di circa 50 cm mentre nelle forme coltivate arriva sino agli 80 cm.

Ha radici a fittone, un portamento cespitoso e foglie alterne, lunghe, filiformi e molto frastagliate.

La camomilla comune è una pianta  di colore verde scuro con numerosi piccoli rametti nella sua parte superiore.

I capolini gialli così appariscenti durante la sua fioritura sono formati da fiori tubolari gialli riuniti strettamente e  circondati da piccoli petali di colore bianco curvati all’ingiù.

Se i fiori del raggio, cioè i petali bianchi, sono femminili, quelli gialli del capolino sono ermafroditi e contengono 5 piccoli stami.

L’interno di ciascun capolino, formato dall’ammasso dei fiori gialli, è cavo e liscio.

Solo al microscopio è possibile evidenziare i numerosi peli che si trovano sia sui capolini che sui fiori bianchi.

I frutti sono piccoli alcheni ovoidali che si formano sul capolino quando appassiscono i fiori gialli, posseggono leggere costolature e contengono un solo seme.

I fiori sono portati su alti steli apicali e la fioritura inizia alla fine della primavera protraendosi in modo scalare per tutta la bella stagione.

L’impollinazione della camomilla è affidata agli insetti  fra i principali  ricordo le api e i bombi.

Come distinguere la camomilla comune da altri tipi di camomilla

Come ho già accennato non vi è un solo tipo di camomilla ma più di uno.

Siccome la camomilla comune è una specie selvatica che può essere raccolta in natura ecco come distinguerla da altri tipi di camomilla.

Scopriamo tutte le caratteristiche della camomilla

La camomilla comune ha le seguenti caratteristiche:

  • i suoi fiori esterni di colore bianco sono rivolti verso il basso e sono sempre presenti
  • l’interno del capolino è di forma conica, è cavo e il suo interno è perfettamente liscio
  • emana un gradevole profumo di camomilla.

Si distingue facilmente da un altro tipo di camomilla selvatica, (Matricaria discoidea) chiamata anche falsa camomilla, perché quest’ultima è priva della corona di fiorellini bianchi e i suoi  capolini  a maturazione rimangono di un verde giallastro.

La coltivazione della camomilla non è difficile:

Se un tempo la camomilla selvatica era comune negli incolti e nei campi di grano insieme ai papaveri e ai fiordalisi, con i moderni diserbi si è fatta rara.

Per non depauperare le piante selvatiche consiglio di coltivarla in un angolo dell’orto.

Se si trova bene anno dopo anno si ripresenterà anzi bisogna tenerla sotto controllo perchè c’è il rischio che divenga infestante.

Da quello che ho detto si evince che non è difficile la coltivazione della camomilla, questa pianticella erbacea così utile e dal gradevole profumo.

E’ una pianta adattabile  però per averla rigogliosa e folta è importante seguire alcune semplici  regole che ti indico in questo capitolo.

Se le seguirai con attenzione la tua coltivazione di camomilla  produrrà un abbondante raccolto.

Per prima cosa il terreno deve essere ben drenato e leggermente acido, non troppo fertile perché altrimenti si avrà un eccessivo sviluppo della pianta che può andare a discapito della sua fioritura.

E’ importante che sia sciolto e ben drenato questa pianta erbacea non ama i ristagni d’acqua che fanno marcire il suo apparato radicale.

Scegli una posizione soleggiata e riparata perché la camomilla non gradisce il forte vento e le correnti d’aria.

Predilige le zone dove l’umidità e le piogge non sono eccessive anche se per fiorire abbondantemente è importante irrigare le piante specie durante le prime fasi della loro crescita.

L’irrigazione è importante però non bisogna bagnare i capolini, quindi per questa coltura non va bene un’irrigazione a pioggia ma è preferibile irrigare per scorrimento.

Se si bagnano i fiori, specie se lo si fa la sera, con l’umidità notturna potrebbero annerirsi senza maturare.

E’ importante nelle prime fasi della sua crescita eliminare le infestanti che sottraggono acqua e nutrimenti alle giovani piantine di camomilla.

La semina dei suoi piccoli e leggeri semi si effettua in primavera o in autunno in piena terra con un terreno ben pulito da infestanti e sassi, reso leggero e fine da una accurata lavorazione pre-semina.

Si seminano senza interrarli nel terreno e poi si procede a una leggera rullatura o, per piccoli appezzamenti, si compatta il suolo leggermente per far penetrare e stabilizzare il seme.

Si semina in loco senza trapiantare le giovani piantine perché la camomilla è una pianta che soffre il trapianto.

Ecco ciò che serve per coltivare la camomilla

La coltivazione della camomilla non abbisogna di concime anzi un’eccessiva percentuale di azoto nel terreno produce un eccessivo rigoglio delle piante a discapito della fioritura.

Nelle coltivazioni intensive questa pianta viene seminata dopo la coltivazione di un cereale.

Da  fine maggio inizia la fioritura che si protrae sino a fine agosto e oltre, mentre da fine agosto, se non si raccolgono i capolini, iniziano a maturare i primi semi.

E’ possibile seminare questa annuale anche in autunno, dalla fine di ottobre ai primi di novembre, nelle zone dove d’inverno il clima è mite e non molto piovoso.

Le piantine accestiscono rapidamente e in questa fase passano il periodo invernale per crescere in modo più rapido e vigoroso nella successiva primavera.

Se si semina in autunno la produzione di capolini viene notevolmente accresciuta quindi la resa della coltura è maggiore.

Se vuoi avere una produzione di camomilla senza acquistare il seme sospendi la raccolta dei fiori a fine luglio primi di agosto e lascia andare a seme i rimanenti.

Non smuovere il terreno dopo aver tolto  le piante ormai secche.

Se il terreno è adatto alla coltivazione della camomilla è facile che l’anno dopo i semi caduti germinino.

Così  senza spesa e fatica puoi avere una coltivazione di camomilla nello stesso appezzamento dove vi era la vecchia coltura.

La coltivazione della camomilla in vaso: come avere un’annuale profumata e utile con poca spesa

La camomilla può essere seminata anche in un grosso vaso.

Un’accortezza importante è di procedere al diradamento delle piantine lasciando fra l’una e l’altra una distanza di almeno 25-30 cm.

Ti consiglio di seminare in primavera, di usare un grosso vaso rettangolare e di collocarlo in pieno sole.

Scegli del terreno leggermente acido e soffice e cura con attenzione il drenaggio perché questa pianta soffre i ristagni d’acqua.

Non dimenticare di innaffiare con regolarità le tue piante di camomilla senza però lasciare a lungo umido il terreno.

Fai attenzione all’acqua che eventualmente dovesse fermarsi nel sottovaso, toglila perché potrebbe dare troppa umidità.

Durante tutta la bella stagione potrai ammirare le piante fiorite che attireranno molti insetti pronubi in special modo api e farfalle che  costituiranno un ulteriore motivo di osservazione e di ammirazione.

Inoltre avrai la soddisfazione di poter raccogliere i capolini freschi della tua camomilla e di poter produrre tisane e altre preparazioni che possiederanno intatte tutte le virtù di questa importante pianta officinale.

Camomilla: Come raccoglierla e conservarla

Raccogli i fiori della camomilla quando sono ben aperti perché è proprio in questa fase che possiedono in misura maggiore tutte le loro proprietà.

Vanno raccolti solo i fiori perché contengono percentuali più elevate di principi attivi.

Lasciali su un tavolo oppure se sono pochi, per migliorare l’essiccazione, puoi metterli in setacci e smuoverli delicatamente una volta al giorno.

Mettili all’ombra in un posto ben arieggiato e lasciali dai 4 ai 6 giorni sinchè non siano ben secchi.

Puoi conservarli in sacchetti di carta (non di plastica), in una scatolina di legno o in un barattolo di vetro che andranno sistemati in un luogo asciutto e scuro.

Le 10 proprietà della camomilla che non ti aspetti

C’è da rimanere stupiti dalle tante proprietà di questa piantina che molti di noi conoscono solo come blando tranquillante.

I principi attivi contenuti nei suoi fiori si dividono in due categorie differenti che hanno proprietà diverse.

Ad un gruppo appartengono i flavonoidi, le cumarine e gli acidi fenolici che conferiscono a questa pianta le proprietà sedative, antispasmodiche e antiossidanti.

L’altro gruppo di principi attivi, che sono solubili in olio, è rappresentata dai terpeni  e dagli azuleni che danno la tipica colorazione azzurra dell’olio essenziale che si ricava dalla camomilla.

Sono responsabili delle proprietà officinali antisettiche, lenitive e antiinfiammatorie che si trovano nella pianta e soprattutto nel suo olio essenziale.

Ecco un elenco delle tante proprietà, da molti ignorate, che la camomilla possiede.

  • Proprietà antispasmodiche

Gli esperti riconoscono alla camomilla soprattutto la proprietà di produrre rilassamento muscolare utile in caso di spasmi muscolari e di dolori mestruali.

Le sue proprietà antispastiche sul tubo digerente e sull’intestino la rendono indicata nel caso di gastriti, enteriti e esofagiti

  • Effetto calmante

In caso di tensione nervosa e stress bere una tisana di camomilla provoca un effetto calmante su questi spiacevoli sintomi e dona una piacevole sensazione di rilassamento.

  • Potente antiinfiammatorio

Per le sue qualità antiinfiammatorie la camomilla è indicata in caso di gastriti e esofagiti, infiammazione all’intestino e infiammazioni urogenitali.

  • Sfiamma e calma le irritazioni

Questa pianta è indicata come rimedio lenitivo, decongestionante e calmante in tutti i tipi di irritazioni dei tessuti sia interni che esterni.

Quindi è utile in caso di ulcere, di gastriti, di congiuntiviti e di dermatiti.

Anche per quanto riguarda il cavo orale è possibile usarla con successo quando vi sono irritazioni della bocca o gengiviti.

  • Utilizzata contro il mal di denti

Tenere in bocca e ingerire una tisana alla camomilla aiuta anche in caso di mal di denti per sfiammare la bocca ed alleviare il dolore.

  • E’ un ottimo antidolorifico

Grazie al suo contenuto di acidi organici e ai lattoni, sostanze con proprietà antinfiammatorie, la camomilla è un antidolorifico efficace in caso di mal di testa, di dolori alla schiena e sciatica.

  • Amica della pelle

Grazie alle sue proprietà emollienti, battericide e antimicotiche è utile in caso di pelle infiammata, irritata, con acne e con fruncoli.

  • Cicatrizzante per abrasioni e ferite

Se una ferita è infiammata e tarda a guarire impacchi di camomilla sfiammano i tessuti interessati e accelerano la cicatrizzazione

  • Aiuta l’intestino e la digestione

L’infuso di camomilla è digestivo e le mucillagini che contiene regolano i movimenti dell’intestino.

Inoltre allevia il disagio dei troppi gas intestinali.

  • Rinforzante e schiarente dei capelli

Camomilla e cosmesi

La camomilla è impiegata in cosmesi perché non solo schiarisce i capelli ma li rende più lucidi e folti.

Se poi vuoi conoscere e vedere in video le aromatiche che coltivo nel mio orto clicca qui sotto questo link

Conclusioni

L’avresti mai detto che questa piantina da molti poco considerata avesse tutte queste importanti qualità officinali?

Ecco perché non bisogna farsi mancare le bustine di camomilla in casa e usarle spesso non solo quando si è nervosi ma anche quando si teme il raffreddore.

Se si prende una bella tisana di camomilla la sera per le sue proprietà calmanti e battericide si passerà una notte tranquilla.

E’ importante acquistare solo le migliori marche e se appena ne hai la possibilità prova a coltivare la camomilla nell’orto o in giardino dove senza troppa fatica anno dopo anno ti donerà i suoi profumati fiori.

Raccolti e seccati, ben conservati in un barattolo di vetro o in un sacchetto di carta, resisteranno con tutte le loro intatte proprietà sino all’anno successivo.

Saranno assolutamente naturali e tu avrai la soddisfazione di prepararti una bella tisana con la camomilla coltivata e conservata da te.

Un’ultima chicca: una mia conoscente non si fa mancare anno dopo anno una fitta bordura di piantine di camomilla che adornano il luogo dove le piace prendere il sole.

Non solo ha il piacere di vederle fiorite durante tutta la bella stagione ma appena le tocca può godere del loro delicato e intenso profumo.

Ma non è tutto!

Infatti mi ha spiegato che tante api e farfalle visitano i numerosi fiorellini e così anche la vista è piacevolmente appagata dalla loro attività e bellezza.

Se hai un balcone o un terrazzo questa è un’idea semplice ma efficace da copiare.